Validità giuridica dei documenti informatici
Da tanti anni ormai i documenti informatici, ossia in un formato digitale, dematerializzato e non cartaceo, non solo sono stati introdotti nella vita aziendale e privata, ma sono anche diventati di uso comune.
In alcune realtà sempre più di più, questi hanno in toto sostituito la documentazione “tradizionale”, che trova appunto vita in fogli raccolti cartelle, faldoni e scatoloni.
Se però l’utilizzo è ai più noto se non banale, la validità dei documenti informatici è materia importante regolata da norme ufficiali della Legge Italiana. Scopriamole.

Le prime leggi riguardo ai documenti informatici
La prima volta che venne introdotto il concetto di documento informatico nella legge italiana fu grazie alla legge n. 59 del 15/03/97: nell’ art. 15 comma 2 si parla per la prima volta della sua natura e della validità della sua formazione, archiviazione, esibizione e trasmissione telematica.
Nello stesso anno, un D.P.R. introduce l’utilizzo della firma digitale, in modo che non si possano ripudiare i documenti informatici così compilati.
Nel 2005 viene poi creato il Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), il quale disciplina la formazione, la conservazione, l’esibizione, la trasmissione telematica dei documenti informatici. Si definisce anche la loro efficacia probatoria in caso di processi.
La legge e l’innovazione tecnologica
Con il passare degli anni il legislatore ha seguito l’andamento dell’innovazione tecnologica e ha aggiornato le normative affinché ne seguissero il corso. Nello specifico, ha introdotto le differenze nelle firme elettroniche. Nel 2013 un DPCM aggiorna le Regole Tecniche per la generazione, apposizione e verifica di queste.
Questo fa sì che il documento informatico anche sottoscritto con firma elettronica avanzata assuma l’efficacia probatoria della “forma scritta”. Nasce un nuovo tipo di forma scritta, quella “digitale”: un esempio di questo è la firma grafometrica apposta su di una tavoletta collegata ad un computer o ad un tablet. Questo tipo di firma si basa sui dati biometrici della persona (velocità del tratto, pressione, accelerazione…).
Una particolarità da ricordare però, in merito alla firma grafometrica, è che il documento realizzato con questo tipo di forma non può essere stampato ma deve essere gestito e conservato digitalmente.

L’importanza del documento informatico e della digitalizzazione in generale è perciò indubbia. La diffusione della tecnologia ma soprattutto della consapevolezza dei suoi vantaggi è un processo che accelera esponenzialmente e al quale dobbiamo adattarci presto.
Non solo per non essere lasciati indietro, ma per poter godere dei suoi immensi vantaggi.
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